Venerdì nevicherà: Che facciamo, Alemanno, evacuiamo la città?
Torno su Alemanno. Dopo la nevicata, prevista, abbondante, ma non catastrofica, di venerdì il sindaco, nelle more del tempo passato in tv, ha decretato la chiusura delle scuole per lunedì. Ieri c’era un bel sole su Roma, le strade erano in parte ghiacciate, la zona Nord della città ancora invasa dalle neve che dopo oltre cinquanta ore non era stata spazzata via. Bambini e ragazzi, tutti a casa. Intanto Alemanno sparava sulla Protezione civile guidata dall’ex superpoliziotto Gabrielli, un gentiluomo che ha ereditato la struttura depotenziata dopo il ciclone Bertolaso, e persino sulla ministra degli Interni Cancellieri. Nel pomeriggio di ieri è arrivata la nuova decisione del sindaco di chiudere le scuole, di ogni ordine e grado diceva l’ordinanza, anche per oggi. Le previsioni del tempo davano il tempo che ho di fronte a me guardando dalla finestra, nuvolosità diffusa e basta, cioè niente neve. Perché la nuova chiusura delle scuole? Alemanno non l’ha spiegato. Siamo stati posti di fronte a un “motu proprio” che, se ha entusiasmato i ragazzi, ha gettato nello sconforto le famiglie dei più piccoli costrette a scegliere fra l’accudimento dei bambini e l’obbligo di andare a lavorare. Quando ieri scrivevo che questo sindaco è inadatto ad amministrare una grande città mi riferivo a questa sua mancanza di sensibilità e di professionalità.
Cerchiamo di capire come ha ragionato. Prima ipotesi. Aveva avuto notizia dell’aggravamento delle condizioni climatiche per oggi, da cui la nuova chiusura delle scuole. Con tutta evidenza il sindaco consulta previsioni sballate perché quel che accade oggi, come quel che è accaduto venerdì, è esposto con chiarezza da tutte le previsioni meteo consultabili con computer o telefonini.
Seconda ipotesi. Il sindaco sapeva che oggi sarebbe stato tempo decente ma non riteneva che la città, dopo quattro giorni!, fosse in grado di riprendere il suo andazzo normale. Qui siamo al paradosso. Se è comprensibile, ma non giustificabile, che un sindaco non sappia fronteggiare un’emergenza, non è accettabile che non sappia restituire la città alla sua vita normale dopo tanti giorni. Ci sono tanti cittadini romani di altre nazionalità, costretti a tenere i bambini a casa, che non riescono a capire come mai così poca neve abbia provocato tanto disastro mentre da loro tanta neve provoca alcun disastro. Ridono di noi.
La differenza fra noi e loro e che noi abbiamo Alemanno. Conosco tanti sindaci che si dannano l’anima per la loro città e che non la utilizzano come un giocattolo. Roma, per tante evidenti ragioni, avrebbe bisogno di essere guidata da mani più esperte e sicure. Anche per non farci ridere dietro dai romani di altra nazionalità. A proposito, sembra che venerdì nevicherà: che facciamo, evacuiamo la città?
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